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venerdì 17 aprile 2015

Matrimonio Equosolidale: privazione o rivisitazione?

Sempre più spesso, oggi, gli sposi optano per il cosiddetto matrimonio equosolidale, un matrimonio rispettoso dell'ambiente, contro lo spreco e a favore della creazione di valore nella società globale che include i Paesi in via di sviluppo, sì, ma anche tutti i quartieri del mondo dove esistono difficoltà di integrazione e povertà (quindi, anche l'Italia). Perchè possa essere effettivamente considerato equo-solidale, i principi di cui sopra devono essere rispettati in ogni fase della pianificazione e attuazione dell'evento. Ma questo significa effettuare delle rinunce, o semplicemente ripensare il concetto di festeggiamento in sè e per sè?
Se siete curiosi oppure ci state facendo un pensierino, ecco alcuni consigli per un matrimonio (o, perchè no, una qualunque celebrazione) votato alla social responsibility:

La location. Se pensate che questo possa essere uno scoglio, oggi non è più così: molti sono i ristoranti che hanno deciso di impiegare, in sala e in cucina, ragazzi delle case famiglia, persone disagiate o diversamente abili. 

L'abito da sposa. Per l'abito equosolidale si possono scegliere diverse strade: optare per tessuti provenienti dai Paesi più poveri del mondo, scegliere atelier e boutique che impiegano le ''categorie fragili'' della società, acquistare abiti costituiti da materiali interamente riciclati che altrimenti verrebbero gettati via, o da tessuti naturali (come l lana ecologica, la canapa, la seta e il cotone provenienti da coltivazioni biologiche certificate) che rispettano non solo l'ambiente, ma anche l'uomo in quanto non vengono lavorati con prodotti chimici o tinture dannose. Pensate che la stilista Marie Garnier ha inventato degli abiti da sposa ecologici, fatti in carta biodegradabile e semi, che dopo le nozze possono essere sotterrati: da i semi intarsiati nell'abito nascono splendide aiuole di fiori bianchi, a simboleggiare per sempre quel momento unico che è il matrimonio! L'abito equo-solidale,inoltre,non presuppone assolutamente di rinunciare a bellezza ed eleganza. Ecco un esempio:



L'abito creato dalla stilista Evey Rothstein, fatto interamente da camicie da uomo riciclate


Le partecipazioni. Per le partecipazioni il discorso si fa più semplice: possono essere scritte a mano dagli sposi, su carta riciclata ad esempio, oppure acquistarle dal sito di organizzazioni come Amref e Emergency per fare dell'acquisto anche uno strumento di sostegno alla causa umanitaria.


Due esempi di partecipazioni create da Emergency, come fonte di finanziamento per portare soccorso e cure alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà


La lista nozze. Scegliere i prodotti per la lista nozze nei negozi equosolidali o, ancora di più, devolverla a favore di ONLUS, case famiglia o altre associazioni e fondazioni è un'alternativa altruista a cui gli invitati saranno certamente contenti di partecipare.

Il viaggio di nozze. Ebbene sì, anche la luna di miele può essere solidale! Esistono oggi tour operator specializzati in questo, che propongono mete fantastiche e spettacolari così come tutte le altre agenzie di viaggio, ma che si occupano di devolvere una percentuale del valore del viaggio a una causa scelta dai novelli sposi. Il resto del meccanismo è sostanzialmente lo stesso, solo che anzichè semplicemente partire per la meta decisa si sostiene, contemporaneamente, una causa sociale.


Scegliere un matrimonio equosolidale, quindi, è sicuramente più complesso di un matrimonio classico: i canoni sono più rigidi e le scelte più limitate. Oggi, però, il concetto di limitatezza assume un significato molto relativo perchè è sempre maggiore l'attenzione che la società riserva a questo argomento e, di conseguenza, crescono sempre di più le opzioni e le alternative. Alternative che non pretendono che gli sposi si ''accontentino'' di un evento ridimensionato o mediocre, bensì garantiscono un matrimonio ugualmente raffinato ma con uno sguardo in più alla creazione di valore.  

giovedì 9 aprile 2015

Abiti, gioielli e scarpe da urlo: quando l'eccesso è splendore e quando, invece, è solo trash?

Cari amici, c'è tanto, tanto eccesso là fuori. E il momento più importante, desiderato e atteso della vita, il matrimonio, non fa eccezione! Abbiamo raccolto per voi gli abiti,gli accessori e i gioielli più stravaganti e appariscenti, e poi ci siamo posti questa domanda: quando si opta per l'eccesso, qual è il confine tra splendore e trash?

L'abito per lei...

Pensavate di aver visto tutto sugli abiti da sposa? Ebbene, ecco un modello della maison Dior, disegnato da John Galliano, dai toni bianchi e champagne: enorme, estremamente rifinito, pieno di spuntoni ispirati agli origami cinesi e con tanto di corona di fiori. Passiamo ora ad Alexander McQueen, altra casa di moda haute couture, che nella sua lunga esperienza artistica fatta di abiti visionari e onirici, ha proposto quest'abito da sposa con corpetto tempestato di pietre azzurre, gonna corta e squadrata nella parte anteriore e con un lungo strascico in quella posteriore, completamente costituita da arricciature a formare come dei petali di fiori.






L'eccesso non è, però, soltanto avanguardia ma può essere anche rivisitazione del passato: date un'occhiata a questo opulento abito da sposa creato dallo stilista d'alta moda Elie Saab! In perfetto stile impero nelle forme e nei ricami, costituito da metri e metri di tulle e ricoperto di piccoli cristalli che non rinunciano, però, a profonde trasparenze. Infine, ecco un modello completamente diverso ma, a suo modo, esagerato: l'abito di Dolce e Gabbana, in un azzurro tenue tendente al lilla, ricoperto da innumerevoli fiori di stoffa, per una sposa che vuole stupire con dosi massicce di romanticismo.






L'abito per lui...

Diciamocelo: ogni sposa ha, dentro di sè, un piccolo moto di terrore quando il suo futuro sposo sceglie per conto suo l'abito o, peggio, con l'aiuto di tutti i suoi amici uomini. Paura del broccato? Del bastone e del cappello a cilindro? Bene, ci sono case d'alta moda che ci pensano loro, a vestire lo sposo, così:





 A sinistra: Dolce & Gabbana propongono un completo rosso fuoco con panciotto, camicia bianca, cravatta sottile e mocassini neri con calzino velato. A destra, invece, la Maison Margiela punta sul bianco e oro, perfino nelle scarpe.



Infine, ecco la chiusura in passerella di una sfilata di Chanel by Karl Lagerfeld: anche qui tanto, tanto bianco e oro. Anche se siamo nella sezione riguardante lo sposo, non potevamo esimerci dal pubblicare questa sobria coppietta insieme in passerella.

Ma torniamo alla sposa: le scarpe...


Seppure spesso le scarpe da indossare sotto l'abito da sposa passano in secondo piano perchè nascoste da metri e metri di da tulle e organza, la sposa lo sa, che scarpe sta indossando il giorno più speciale della sua vita, e questo basta per ridar loro una certa importanza. Importanza è proprio il termine giusto per descrivere questi tre modelli di scarpe, diversissimi tra loro ma con una cosa in comune: sono tra i più costosi del mondo! Le prime, delle peep toe di Louboutin con l'inconfondibile suola rossa e cosparse di cristalli color argento, le seconde, delle Blahnik da imperatrice, senza plateau e col tacco a stiletto e le ultime, bianchissime e piene di piume.







La borsetta...

Tutto questo vi sembra già troppo? Non avete ancora visto le clutch gioiello! Eccolo qui, alla modica cifra di 3.220 euro, un modello di Dolce e Gabbana cosparso di gemme e rivestita di pizzo, con chiusura gioiello: 

Se non la conoscevate, ecco il momento giusto per scoprirla: Judith Leiber, la stilista che crea le borsette più originali  e colorate del mondo: eccone una a forma di torta di matrimonio a tre piani, ricoperta interamente di cristalli:



 Infine, eccone due total white: la prima, una clutch Alexander McQueen ricoperta di borchie e con chiusura a teschio, per matrimoni rock, e una quadrata by Blumarine, ricoperta di Swarovski







Il gioiello...

Se a delle spose piumate, aguzze, dorate e ricoperte di fiori sembra mancare qualcosa, questo è di sicuro il gioiello: le perle, certo, sono un classico, ma così tante tutte insieme e con la mega chiusura gioiello, come queste di Dior, noi non ne avevamo mai viste: 



Concludiamo con questa immensa collana di diamanti di The Beers, della collezione Imaginary Nature, da lasciare senza fiato:


Troppo luminoso, troppo grande, troppo elaborato....oppure semplicemente stravagante, originale e ricercato? Due modi di vedere la stessa realtà, perchè si sa: i gusti sono gusti! 
Noi abbiamo trovato alcune cose spettacolari e altre troppo eccessive, però...a voi la parola!